mercoledì 7 aprile 2010

Il moto rettilineo uniforme - in coda attraverso un secolo

In cinematica il moto rettilineo è il più semplice moto che è possibile studiare. Nel moto rettilineo il corpo (approssimato da un punto materiale) può muoversi esclusivamente lungo una retta: un esempio intuitivo è quello di una macchina che viaggia lungo una strada dritta.

Il mio secolo
Le parole dell’inganno raccontano di un’unica realtà
La diversità rende unici, è nudo il re non ha risposte
Nel mio secolo, coincidenze o logiche, stupida vanità
e nell’ultimo giorno, tra la gente immobile , l’ultima verità

nell’impero dell’inganno la verità è rivoluzione
Nel mio secolo, gli occhi al cielo aspettano, l’ultima verità
E il futuro si svela e già mille segni parlano, life is now.
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Un corpo si muove di moto rettilineo ed uniforme se mantiene una velocità costante in modulo, direzione e verso.
Più in generale si dice che il corpo si muove di moto rettilineo ed uniforme se nel percorrere una traiettoria rettilinea copre spazi uguali in tempi uguali.

Siano:
  •  \vec s lo spazio;
  •  \vec v la velocità;
  • t il tempo,
ed indicando con Δ l'incremento, si ha:
 \Delta \vec s = \vec v \cdot \Delta t
Esplicitando la velocità, otteniamo l'espressione classica:
 \vec v =  \frac {\Delta \vec s}{\Delta t} in fila nel gregge incolonnato e silenzioso, immersi nell’omologazione dilagante, accennando vani tentativi di mantenere una credibile autonomia emotiva, c’è ancora un modo per fuggire?

lunedì 15 febbraio 2010

L'abominevole furgone delle nevi - Il principio di conservazione dell'energia

La legge di conservazione dell'energia è la più importante delle leggi di conservazione note in fisica. Nella sua forma più intuitiva questa legge afferma che, sebbene possa essere trasformata e convertita da una forma all'altra, la quantità totale di energia di un sistema isolato è una costante, ovvero il suo valore totale si mantiene immutato al passare del tempo.

Notte del 13 febbraio 2010 – Molise – provincia di Campobasso, luogo indefinito.ore 1:47
Cristian : “ragazzi, ma come mai qui non esce più aria calda? Comincia a fare un pò troppo freddo”
- silenzio –


ore 2:03
Cristian : “sto furgone lo sento strano...sta salendo troppo la temperatura...uagliù, l’avete controllata l’acqua?”
Nik : “si si, stai sciolto...”
- silenzio -


ore 2:25 – area di sosta improvvisata, luogo indefinito tra Campobasso e Benevento :

Felix : “Cri, accendi il motore e io verso l’acqua!”
Nik : “weee, l’acqua sta cadendo dal radiatore! Come la versi, viene giù tutta!”
Marz : “Azz!”
Cristian : “Però la temperatura sta scendendo un pò...ora siamo a 90 gradi!”
Max : “Esattamente...:) “
Katja : “abbiamo altre 6 bottiglie di scorta...e da qui a Salerno è quasi tutta discesa!...ce la possiamo fare!”

ore 6:25 – area di servizio Salerno Ovest :
Nik (rivolto a Max che mangia un pacchetto di Fonzie) : “Cos’è, un nuovo colpo della banda dell’Autogrill?”
Max : “No, stavolta ho pagato...sfidare 2 volte la sorte in una sola notte sarebbe troppo”


In meccanica, la formula per la conservazione dell'energia può essere così riassunta: U+T=Lnc
in cui la somma dell’energia potenziale (U) e dell’ energia cinetica (T) è uguale al lavoro (L) compiuto dalle forze non conservative (cioè forze il cui valore dipende solo dai punti di partenza e arrivo e non dal percorso compiuto).

Un furgone con 6 passeggeri parcheggiato tra le nevi del Sannio nella notte più fredda dell’anno, può essere considerato come un sistema soltanto parzialmente isolato.

venerdì 5 febbraio 2010

La geometria del tempo - profondo inverno 2010

Lieve, di nero esplode l’inverno ingoierà anche noi
Come puntare in alto e poi ammettere di aver perduto
Lieve, profeti disarmati, stretti in libera sorte
satelliti in rovina, come padri, dal cielo in veglia su di noi.

Lieve di bianco cade la neve ed io non tremo più

lieve, un giorno o un secolo, ma dove sono i miei vent’anni
La geometria del tempo e noi sognando un punto di inversione.

Ma un giorno che non sai,
in un silenzio all’improvviso
tu ti ricorderai, di una vigilia di Natale
e lontano nel tempo che ormai è perduto
vedrai che non è niente, dimentica chè non è niente, dimentica…

Nell’opera di Liebscher - “La geometria del tempo” - la teoria della relatività e la geometria elementare, scienze apparentemente lontane, trovano per la prima volta un plausibile punto di contatto.
Nell’osservare l’evoluzione del moto rispetto al tempo c’è da restare stupefatti : la teoria della relatività diventa geometria, e la geometria trova fenomeni corrispondenti nella fisica.
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